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Principi di Base per la Generazione di Conoscenza

Waldenfels ritiene che la presunta "comprensione" di un altro essere umano sia in primo luogo un'illusione, in secondo luogo un'appropriazione e in terzo luogo un auto-saccheggio (cf. Waldenfels 1990, p. 33). Per White Unicorn e.V. questo pensiero è molto importante e cerca di verificare la generazione di conoscenza di conseguenza, in modo che non si verifichino intrusioni e si evitino così sofferenze nelle indagini. Si tratta di raccogliere, documentare, generare conoscenza senza esporre i soggetti a una presunta comprensione di essi.

Autismo e Barriere

L'autismo è una variante neurologica umana a base genetica. È un fenomeno di sviluppo, congenito, che ha un'influenza pervasiva sullo sviluppo a più livelli, per tutta la vita. L'autismo produce modi distintivi e atipici di pensare, muoversi, interagire ed elaborare sensorialmente e cognitivamente (Walker 2015).

Dalla prospettiva neurobiologica, la "Teoria del Mondo Intenso" (Intense World Theory) dei Markram tenta di riassumere molte delle precedenti ipotesi e spiegazioni sull'autismo. Attraverso il ritiro precoce dovuto al sovraccarico in un ambiente con troppi stimoli, i bambini perdono la cosiddetta fase sensibile.

L'esperienza sensoriale del mondo di un bambino autistico è più intensa e caotica di quella di un bambino non autistico, e il compito continuo di controllare e integrare tale esperienza occupa più attenzione ed energia del bambino autistico. Ciò significa che il bambino autistico ha meno attenzione ed energia disponibili per concentrarsi sulle sottigliezze dell'interazione sociale. La difficoltà nel soddisfare le aspettative sociali dei non autistici spesso sfocia nel rifiuto sociale, il che aggrava ulteriormente le difficoltà sociali.

Progettazione Scolastica Sensibile alle Barriere

Il contesto scolastico deve essere il più adeguato possibile, soprattutto per quanto riguarda la gestione e lo smantellamento delle barriere alla partecipazione scolastica delle persone autistiche (UN-CRPD). Lo smantellamento delle barriere con una pianificazione professionale del progetto serve allo sviluppo di una buona scuola sana. Nella progettazione scolastica sensibile alle barriere, si parte dal presupposto che un'ideologia della normalità debba essere vista in modo critico.

L'obiettivo è concentrare l'attenzione su dove esistono barriere davanti agli alunni che ostacolano la partecipazione in classe; se possibile, abbatterle o, poiché alcune barriere sono diametralmente opposte tra loro, almeno renderle regolabili. I bambini dovrebbero quindi essere rafforzati nel loro concetto di sé in un ambiente ampiamente privo di barriere, in modo che possano partecipare con successo alla scuola senza essere ostacolati dalle barriere, cosa che può riuscire attraverso una cultura del riconoscimento e dell'apprezzamento della diversità. Ciò richiede un chiaro impegno verso principi inclusivi che richiedono uno sviluppo scolastico più forte.

Bibliografia

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